
Chi credera’ in Cristo scaccera’ i demoni e parlera’ lingue nuove
Marco capitolo 16: 15-20.
“ Questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio scacceranno demoni; parleranno in lingue nuove; prenderanno in mano dei serpenti; anche se berranno qualche veleno , non avranno alcun male; imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno”.
Il versetto sopra citato ci mostra l’importanza della conclusione di questo evangelo.
Gli undici apostoli, ai quali viene rimproverata l’incredulità e rinnovata l’investitura per la missione da compiere ormai in tutto il mondo, predicando il vangelo, battezzando, guarendo i malati.
E questo incarico ufficiale viene messo in esecuzione, dopo che Cristo è assunto al cielo, cioè entra nella gloria della sua divinità: è questa la menzione dell’ascensione che sarà esplicitata maggiormente nel vangelo di Luca.
Anche se c’è molta discussione fra i teologi riguardante la parte finale di Marco (versetti 9-20), i quali non rientrano nel canone originale del vangelo di Marco, possiamo dire con piena fiducia che il mandato di Cristo ai Suoi discepoli è una realtà spirituale, basta vedere l’intero libro degli Atti degli apostoli , una prova schiacciante del mandato di Cristo.
E non solo, l’evangelo di Luca al capitolo 10, ci parla della missione dei settanta discepoli.
Nel versetto 17 del capitolo 10 di Luca sta scritto: “Or i settanta tornarono pieni di gioia, dicendo:
Signore, anche i demoni ci sono sottoposti”; versetto 19 “Ecco Io vi ho dato potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male.”
In Luca ci viene rivelato ciò che i settanta avevano fatto, il loro coinvolgimento in questa particolare missione data da Gesù, è riassunto in una trionfante acclamazione “Signore, anche i demoni ci sono sottoposti nel Tuo nome” (10: 17).
Questo resoconto è importante perché è l’unica specifica relazione del ministero adempiuto dai discepoli del Signore dopo essere stati investiti di un’autorità.
È altresì coerente alla centralità dello scontro demoniaco e al ministero di liberazione nel proseguimento del ministero di Gesù al quale questi settanta “discepoli ” furono ordinati.
Perfino più importante, giacché definisce la questione su dove risieda realmente la diretta ed immediata autorità–nei ministeri di liberazione.
L’autorità fondamentale e decisiva, naturalmente, risiede in Gesù, ma il potere immediato dimora in loro ed essi lo sapevano.
Perciò essi dichiarano, “I demoni ci sono sottoposti nel Tuo nome.”
In altre parole, essi affermano “Signore, stiamo facendo ciò per il potere che ci hai attribuito.”
I demoni riconoscono la nostra autorità nel manifestare il Tuo potere su di loro.
L’effetto è che essi sono costretti ad ubbidirci.”
Alcuni esempi Biblici che provano l’ispirazione dei versetti 9-20, trovati negli altri tre evangeli e nel libro degli Atti:
- v.11 – Mancanza di fede (Luca 24:11);
- v.15 – Il grande mandato (Matt. 28:19);
- v.16 – Salvezza e giudizio (Giovanni 3:18, 36);
- v.17 – Parlare in altre lingue(Atti 2:4, 10:46);
- v.18 – serpenti e veleno (Atti 28:3-5);
- v.19 – ascensione di Cristo (Luca 24:51; Atti 1:2, 9);
- v.20 –Riassunto generale del libro degli Atti.
In conclusione a questa breve meditazione sui versetti 9-20 dell’evangelo Marco, possiamo dire che Gesù è veramente risorto e ha dato a tutti coloro che credono in Lui questa grande mandato (ministero) accompagnato da questi stupendi segni che confermano la Sua parola e la Sua autorità contro le potenze del male.
Shalom vostro Michele Strazzeri